Il Regno del Mustang un tempo era un isolato regno posto alle pendici dell’Himalaya nella zona montuosa denominata Parbat. Oggi è considerato, sotto l’aspetto geografico, come il più imponente dei 75 distretti presenti in Nepal. Osservando una mappa del Nepal e individuando la città di Pokhara, a nord ovest è ben visibile il fiume Kali Gandaki la cui fonte si trova in Mustang al confine con il Tibet nella parte nord.

Mustang

Il Mustang: una regione di cultura tipicamente tibetana

Sebbene sia posto all’interno del Nepal, il Regno del Mustang è una regione dove la cultura tibetana è davvero tangibile, sicuramente uno degli ultimi luoghi dove ancora oggi è possibile ritrovare e scoprire l’autentico Tibet non solo sotto l’aspetto paesaggistico ma anche e soprattutto per quello culturale.

Non è un luogo turistico e facilmente raggiungibile: necessita di tempo e proprio per questo motivo, il modo più indicato e suggerito per raggiungerlo e visitarlo è senza dubbio a piedi attraverso un trekking della durata di circa 10 giorni.

Regno del Mustang

Il Regno del Mustang o di Lo è ancora avvolto nel mistero e nelle sue ineguagliabile bellezze naturali e culturali, nel corso dei ha mutato il proprio nome più volte. La denominazione attuale di “Mustang” non è altro che la correzione inglese di Lo Monthang, la capitale murata e sede del re locale. Tuttavia si ritiene che possa derivare dall’antico termine tibetano Mun Tang con il significato di “pianura fertile“. La vera denominazione di questa zona resta di fatto Lo soprattutto per gli abitanti del territorio e che, nel vernacolo tibetano, si traduce con “meridione”: questo farebbe presupporre che Mustang di fatto non sia altro che un’alterazione del nome della città principale di Lo, Manthang.

Regno di Lo Nepal

Il Regno del Mustang oggi

Riuscire a visitare il Regno “proibito” del Mustang per secoli ha rappresentato solo un sogno: solo a partire dal 1992 il piccolo reame nepalese, ancora governato da un re e da una regina che risiedono tutt’ora nella capitale Lo Mantang, è stato aperto ai turisti anche se attualmente resta una delle destinazioni più particolari e meno del mondo, percorribile solo a piedi o in alternativa a cavallo.

Nepal Regno del Mustang

Particolare pensare che, al fine di evitare un impatto turistico deleterio per la bellezza del territorio, il Mustang ogni anno concede solo un migliaio di permessi. Conosciuto anche come “L’ultimo Tibet” complici i suoi  caratteristici villaggi che nel corso dei secoli hanno saputo mantenere perfettamente tutto il fascino e l’isolamento dell’antica cultura tibetana, risulta circondato a sud dagli imponenti massicci del Dhaulagiri e dell’Annapurna e a nord, est e ovest dal Tibet.

Un viaggio all’interno di questo magnifico territorio, non rappresenta di certo una passeggiata ma piuttosto un itinerario di quelli destinati a rimanere impressi nella memoria. Qui non esistono strade, solo sentieri, motivo per cui tale meta è consigliata solo ai veri amanti del trekking.

Nepal

I villaggi sono ancora costruiti con mattoni di terra cruda intonacata, sviluppati intorno ai monasteri buddisti tibetani, i Gompa, che sopravvivono intatti e che conservano ancora alla perfezione antichi dipinti su tela, i “tanka” e statue sacre.

Il Regno del Mustang è dunque la meta perfetta per chi desidera visitare un territorio ancora incontaminato dagli eccessi della modernità, a stretto contatto con la natura e con culture e tradizioni che si perdono nella notte dei tempi.

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